Gli scavi sono ripresi nel 2002 con un progetto di ricerca al quale collaborano il Comune di Sassoferrato, la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, entrambi fortemente interessati alla massima valorizzazione del sito archeologico, e le Università degli Studi di Urbino, Genova e, da ultimo, Roma. Tale progetto è finalizzato alla ripresa degli studi su Sentinum, con l’obiettivo di ricostruire il paesaggio storico del territorio e del contesto urbano dell’antica città romana. I primi risultati delle nuove indagini hanno mostrato innanzitutto le ottime potenzialità del sito. Gli scavi eseguiti lungo la ferrovia, sui lati est e ovest, hanno riportato in luce la sezione di un ampio tratto della città antica, con edifici pubblici e privati tutt’ora in ottimo stato di conservazione sotto la coltre del terreno agricolo. In seguito sono state eseguite su tutta la superficie compresa entro le mura della città delle indagini non invasive, condotte con l’ausilio di strumenti sofisticati (prospezioni magnetometriche). In questo modo è stato possibile rilevare la presenza delle strutture presenti nel sottosuolo e disegnarne l’andamento. È così emersa la trama di gran parte dell’abitato di Sentinum, con strade ed edifici. I dati raccolti nelle otto consecutive campagne di scavo hanno permesso di definire la mappatura quasi completa del contesto urbano della città. In base a questi nuovi dati è stato individuato un settore, nella parte occidentale della città, particolarmente interessante per capire lo sviluppo urbanistico dell’abitato antico. Qui lo scavo è iniziato riportando in luce gli strati relativi alla fase di fine IV - V secolo d.C., relativa all’abbandono, e un grande edificio a portico. Nel 2005 lo scavo si è esteso al settore orientale di Sentinum, in corrispondenza dell’incrocio tra il cardine massimo e il decumano massimo, dove sono stati rinvenuti i resti di una grande fontana circolare. Tra i reperti riportati alla luce negli ultimi anni, notevole importanza rivestono le due teste marmoree, quella di epoca giulio-claudia, scoperta nel 2004, ora esposta nel Museo civico archeologico della città, che conserva numerose testimonianze storiche di Sentinum, e quella finissima di giovane efebo, rinvenuta nel 2008.
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